18 e 19 marzo

 

REGIONE PUGLIA - PROVINCIA DI TARANTO

COMUNE DI SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE

A San Marzano di San  Giuseppe , comune albanofono in provincia di Taranto, la festa patronale è vissuta come un appuntamento corale dedicato a S. Giuseppe, culto risalente già al XVII secolo e  portato dalla madrepatria dai profughi albanesi, di rito greco-ortodosso, che qui si stabilirono nella prima metà del 1500. La devozione penitenziale   si esprime in modo collettivo con la  processione delle legna  la quale  si conclude con un grande falò ( “ zjarri e mate”) di proporzioni imponenti, e l’esposizione delle “ mattre”.

L’ origine di questo rito è da rintracciare in un evento accaduto agli inizi dell’ 800  quando, a  causa delle temperature molto rigide e dell’ eccessiva miseria, quell’ anno gli abitanti del paese decisero di rinunciare ai piccoli falò che abitualmente venivano offerti a S. Giuseppe nei vicoli. Ma durante la notte della vigilia si scatenò sul paese un violento nubifragio che venne interpretato come un atto punitivo del Santo. I saggi del paese decisero allora di offrire a S. Giuseppe un unico grande falò da accendere sul largo Monte ( “ laerte Mali” ), così grande che fu visibile dai paesi limitrofi. Nel 1866 venne deliberato che al nome del paese fosse aggiunto il suffisso “San Giuseppe “, a riprova della profonda devozione.  

Il giorno della vigilia, gli abitanti,  vanno in processione ognuno con il proprio carico ( un enorme tronco sulla testa o sulle spalle o le fascine di “stroma” o di “ saramienti”),  i carrettieri ( “ li travinieri”) con i grandi protagonisti  della processione: i cavalli addobbati per l’ occasione  e con il loro traino carico di fascine e sormontato da un’ effige del Patrono. Al termine della Messa serale il parroco, dopo la benedizione della legna ( fatta ai quattro lati della catasta, secondo i punti cardinali), accende il fuoco.

La tradizione delle “ tavolate “ trae origine dell’ usanza di bandire banchetti da offrire ai poveri ed ai forestieri nel giorno della festa ,  in memoria dell’ ospitalità ricevuta dalla Sacra Famiglia  durante la fuga in Egitto.  Con spirito devozionale e rituale  vengono preparate , in ricordo dell’ Ultima Cena,  tredici  pietanze,  dalle quali è esclusa  la carne, trovandosi la festa nel periodo quaresimale.

La mattina del 19 marzo, prima della processione del Santo portato in spalla dai devoti, vengono allestite lungo la via principale , le “ mattre” : tavolieri di legno contenente piatti tipici della tradizione culinaria locale  poi benedetti e distribuiti ai poveri ed ai forestieri.

Informazioni e approfondimenti: Comune di San Marzano di San Giuseppe (TA), dott.ssa Marisa Margherita - sportello linguistico 099 9577711

Con il patrocinio del Comune di San Marzano di San Giuseppe (TA)